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2025

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There is no planet B // Michele Mosca

Descrizione progetto

Il poster è nato come progetto scolastico. Non è mai stato esposto e non è mai stato candidato per altri concorsi.

Concept:
Il mio progetto è un poster sul riscaldamento globale e l’inquinamento, realizzato con la tecnica del collage. Ispirandomi ai lavori di Hannah Höch e John Heartfield, ho costruito un’immagine che combina elementi della modernità—industrie, macchine, consumismo sfrenato—con frammenti di natura distrutta, ghiacciai che si sciolgono e città soffocate dallo smog. Il linguaggio visivo è quello del fotomontaggio d’avanguardia: immagini ritagliate e ricomposte in una composizione dinamica e provocatoria, che denuncia l’impatto dell’uomo sull’ambiente. La tipografia, integrata nel collage, assume un ruolo espressivo, evocando urgenza e allarme. Il concept si basa sul contrasto tra progresso e autodistruzione, stimolando una riflessione critica sulla responsabilità individuale e collettiva nella crisi climatica. L’obiettivo è scuotere lo spettatore, trasformando il poster in un messaggio potente e disturbante, capace di sensibilizzare e spingere all’azione.

Bio:
Michele Mosca, 28 anni, è uno studente di grafica presso il NID di Perugia. Appassionato di design e comunicazione visiva, ha partecipato al contest di Neologia a Torino, venendo selezionato anche nell’edizione precedente. Determinato e creativo, punta a lasciare il segno nel mondo del graphic design attraverso progetti innovativi e di impatto.

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Everything that I am not // Alexandra Zotica

Descrizione progetto

Il progetto, sviluppato in occasione della call di Neologia, nasce come libera esplorazione tipografica guidata dalla volontà di avvicinarmi a ciò che voglio diventare come designer, e contemporaneamente prendere le distanze da ciò che non voglio essere.

Concept:
Partendo dal presupposto di volermi ritagliare uno spazio di ricerca ed esplorazione personale svincolata da esigenze esterne, il poster in forma e contenuto consiste in una combinazione di elementi eterogenei che attualmente mi sono d’ispirazione, dall’hyperpop al critical design. Col copy infatti, un po’ nello stile de Il favoloso mondo di Amélie, dico mi piaccia ciò che sinesteticamente rimanda alle sonorità veloci, rifiutando invece un minimalismo totalitario che talvolta non guarda in faccia la complessità di ciò a cui da forma. Su questo presupposto l’headline, composta in Bicep Grotesk, finisce per smaterializzarsi sotto una serie di glitch, sopra i quali poggiano i paragrafi di testo che agiscono da manifesto d’intenti.

Bio:
Designer la cui produzione spazia fra brand identity, motion design, videomaking e modellazione 3D. Fortemente influenzata dai miei interessi per il cinema e la musica live, sono alla ricerca di nuovi modi in cui il design può indurre i propri destinatari a guardare la realtà da nuove prospettive.

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DISVERSO // Michela Iannoccari

Descrizione progetto

Il tema centrale e l’idea progettuale hanno preso vita nel primo mese del 2025 come una riflessione personale sulla dislessia, sottolineando l’importanza di prendersi il tempo necessario per comprendere una parola o un testo senza sentirsi in colpa.

Concept:
“Disverso” è un progetto che mette in luce la realtà della dislessia, esplorando non solo la difficoltà concreta di decifrare una parola, ma anche il tempo che questo processo richiede. È un progetto che nasce da una riflessione personale, un’esperienza che fa emergere una necessità: quella di far comprendere agli altri il peso che quei pochi secondi di attesa possono avere su chi vive la dislessia ogni giorno. Invito chiunque a fermarsi per cinque secondi in più, a provare a decifrare una parola, mettendosi nei panni di chi lotta con questa difficoltà. L’intento è profondo: sensibilizzare sul fatto che, per una persona dislessica, quei momenti di incertezza, magari brevi, possono essere un’esperienza emotiva pesante, fatta di frustrazione e disagio. Attraverso questa riflessione, voglio stimolare una maggiore empatia e comprensione, invitando le persone a riconoscere e rispettare la necessità di quel tempo in più, come un gesto di sensibilità e consapevolezza.

Bio:
Sono Michela, una giovane graphic designer con una passione profonda per la carta stampata, una passione che affonda le radici nel mio amore per la lettura e si arricchisce nel piacere sensoriale di progettare e toccare la carta stessa. Il suo profumo, la sua texture, sono per me una continua fonte di ispirazione e di connessione con la creatività. Questo legame ha plasmato il mio percorso formativo, permettendomi di sviluppare un approccio progettuale che coniuga precisione e funzionalità. In ogni progetto, cerco di trasmettere l’essenza di questa passione, creando esperienze visive che non solo si vedono, ma che si toccano e si sentono.\n

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Visual Fit: Il Manifesto che Ispira al Movimento // Anna Visentin

Descrizione progetto

Il progetto è stato creato nel 2024 da un gruppo di cinque ragazzə con la passione per l’attività fisica. Durante un percorso di ricerca sulla comunicazione visiva abbiamo analizzato e studiato i dati che mettevano in evidenza i gap tra informazione e motivazione, non è ancora stato candidato ad altri concorsi né esposto pubblicamente.

Concept:
L’inattività fisica è spesso il risultato di un divario tra la conoscenza dei benefici dello sport e la motivazione personale ad agire. Questo poster, pensato in futuro ad essere una collezione di poster, mira a colmare questo gap attraverso un approccio narrativo e visivo coinvolgente. La visualizzazione accattivante funge da esca visiva, catturando l’attenzione del pubblico, mentre la storia raccontata stimola l’identificazione e l’empatia, incentivando così l’azione. Ogni storia è un invito a riscoprire il movimento non come un obbligo, ma come un percorso di crescita e benessere personale. La strategia comunicativa si basa sulla connessione emotiva: vedere qualcuno superare ostacoli e trovare beneficio nell’attività fisica ispira a fare lo stesso. In questo modo, il progetto non solo informa, ma attiva, trasformando la consapevolezza in cambiamento concreto.

Bio:
Sono Anna Visentin, nata nel 2002 a Cittadella. Laureata con lode in Design del Prodotto Industriale all’Università di Ferrara, ora proseguo i miei studi magistrali in Interior Design allo IUAV di Venezia. Ho esperienza in progettazione e modellazione 3D, maturata anche attraverso un tirocinio presso Armonia Group. Da anni sono animatrice ed educatrice, appassionata di comunicazione visiva, design innovativo e progettazione di spazi che migliorano la vita delle persone.

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La forza del Colore // Matteo Barbiero

Descrizione progetto

Il progetto esplora l’influenza dei colori sulla percezione ed emozioni attraverso un trittico di poster in stile Pantone. Usando le stesse foto con palette diverse, evoca sensazioni uniche. Nato da studi sui colori e la percezione, è stato realizzato a gennaio 2025 ma non ancora esposto né candidato a concorsi.

Concept:
Il progetto La forza del colore nasce dall’esplorazione del potere emotivo e psicologico che i colori esercitano sulla nostra percezione. L’idea alla base del lavoro è quella di comprendere come diverse tonalità possano trasformare un’immagine e suscitare sensazioni differenti, pur mantenendo invariato il soggetto fotografico. Abbiamo scelto di partire da fotografie scattate da noi in passato, ma di reinterpretarle con differenti variazioni cromatiche. Siamo partiti con l’idea di realizzare un libro che raccontasse i 3 colori e le rispettive emozioni. Il progetto si è evoluto in un trittico di poster, in grado di catturare l’attenzione dell’osservatore sin dal primo sguardo. Il formato poster ci permette di rendere immediata l’esperienza visiva, senza necessità di narrazione. Abbiamo infatti pensato i nostri poster affissi i giro per la nostra citta, Venezia, mettendo quindi in luce come il colore, senza spiegazione può influenzare le nostre sensazioni.

Bio:
Mi chiamo Matteo, ho 20 anni e dopo il diploma di geometra ho intrapreso gli studi di design del prodotto e della comunicazione visiva allo IUAV, ho la passione in particolare per la progettazione di prodotto ma anche la grafica mi sta piacendo, mi piace prototipare e creare da me ciò di cui ho bisogno.

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INDUSTRIALE // Rafael Guedes Broseghini

Descrizione progetto

Creato il 17 febbraio 2025 come esercitazione personale.

Concept:
“Industrial” è un progetto di poster design incentrato sulla sperimentazione tipografica e ispirato al mondo della musica alternativa. Il brief richiedeva di rappresentare un genere musicale alternativo utilizzando esclusivamente il bianco e il nero, combinati con la manipolazione tipografica. L’idea alla base è di giocare con la leggibilità della parola, rendendola volutamente difficile da decifrare, proprio come il genere industriale quando fece la sua comparsa negli anni ‘70. Il risultato è una serie di onde sonore che attraversano e frammentano la parola, ripetuta quattro volte sul poster. L’effetto di distorsione non solo altera la percezione del testo, ma traduce visivamente la natura stessa della musica industrial: un intreccio di suoni elettronici ipnotici e ripetitivi.

Bio:
Rafael Guedes Broseghini è uno studente universitario italo-brasiliano, nato il 9 marzo 2003. Cresciuto in Brasile, è sempre stato in contatto fin da piccolo con la cultura italiana. La sua passione per il branding, la tipografia e il videomaking lo ha spinto a intraprendere gli studi in comunicazione visiva presso l’Università IUAV di Venezia.

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Morphology // Sara Gatti

Descrizione progetto

“Morphology” è un poster nato durante un workshop a Berlino, dove ho sperimentato tecniche analogiche e digitali per esplorare l’evoluzione del processo grafico. Il risultato è una sintesi visiva unica. È stato esposto alla mostra di fine anno della Kunsthochschule Weissensee.\n

Concept:
Il progetto Morphology esplora il modo in cui percepiamo le forme visive e l’effetto della combinazione tra tecniche analogiche e digitali. Attraverso il contrasto tra materiali fisici e strumenti digitali, la ricerca si concentra sulla trasformazione delle forme, utilizzando processi manuali come la scansione per creare nuove composizioni digitali. Durante un workshop a Berlino, ho avuto l’opportunità di sperimentare l’integrazione tra manualità e digitalizzazione. Il focus del progetto è sulle texture e sulle stratificazioni visive, mescolando approcci tradizionali e contemporanei nel design. Il risultato finale è un poster che va oltre la semplice grafica: è un risultato del percorso creativo e delle sperimentazioni condotte attraverso diverse fasi del progetto.

Bio:
Sara Gatti è una designer di Bolzano. Ha frequentato la Kunsthochschule Weissensee a Berlino e la Libera Università di Bolzano, specializzandosi nell’esplorazione visiva e progettuale. La sua pratica professionale si concentra principalmente sulla ricerca di nuove soluzioni, con un forte interesse per come il design influenzi profondamente il comportamento umano. Questo tema guida la sua creatività, spingendola a esplorare come le idee visive possano trasformarsi in esperienze che migliorano la vita quotidiana.

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Lalineadeltempo // Diego Piccione

Descrizione progetto

Il poster rappresenta l’evoluzione temporale del territorio della provincia di Bologna attraverso l’intervento dei canali di Bonifica Renana, è stato realizzato un concorso di poster indetto dalla Bonifica Renana. Il manifesto è nato sperimentando varie tecniche per la distorsione di foto utilizzando le immagini del territorio della provincia di Bologna.

Bio:
Sono nato.

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Word Worldless // Valentina Romeo

Descrizione progetto

Il progetto nasce nel gennaio 2025, con l’intento di esplorare la confusione moderna legata all’eccesso di informazioni e dati. Attraverso trame, cromie e intrecci, si affronta il tema dell’Information overload e le sue conseguenze sul quotidiano.

Concept:
Il tema principale del progetto è l’Information overload. Il sovraccarico informativo, che scaturisce dall’esposizione degli individui a un eccesso di informazioni, oltre la loro capacità di elaborazione, ha ripercussioni significative sull’attenzione, sulla comprensione e sulla capacità decisionale.Per realizzare il poster, sono stati sperimentati vari linguaggi visivi, attravereso la combinazione di tecniche analogiche e digitali. L’elemento centrale del visual è rappresentato dal titolo “Word Worldless”, creato con caratteri mobili in legno, un richiamo alle tecniche tipografiche tradizionali. Questa tipografia è stata scannerizzata e integrata in un ambiente grafico dominato da trame e linee che evocano la rete e l’interscambio di informazioni.Il concept progettuale mira a catturare la tensione tra il surplus di parole e la necessità di comunicazione chiara, creando una struttura visiva che riflette il caos e la confusione generati dalla continua esposizione ai dati.

Bio:
La storia dell’arte è stata la mia guida nella scoperta della manifestazione estetico-filosofica come veicolo di valori e significati. Dopo aver esaminato le molteplici prospettive artistiche, ho approfondito la mia formazione in Grafica presso l’AbaRc, conseguendo la Laurea di I e II Livello. Attualmente mi dedico con interesse ad una ricerca artistica che analizza le dinamiche relazionali tra ambiente, individuo e opera d’arte, attraverso il progetto sperimentale Etimologia Magazine.

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UKNOWN // Federico Piol

Descrizione progetto

Il poster è stato creato nei primi di febbraio, nato da un’idea di voler rappresentare tramite un paesaggio liminale l’incertezza e la misteriosità del futuro. Non è mai stato esposto essendo un progetto nuovo.Per quanto riguarda il poster, rappresenta una sfera nera, perfetta e misteriosa, galleggia in un paesaggio avvolto nella nebbia. Non c’è un punto di riferimento, non si capisce se sta arrivando o se sta sparendo, se è un presagio o solo un’illusione. È il futuro: oscuro, insondabile, sospeso tra possibilità infinite. La frase in basso lo dice chiaramente: “The future is the vagrant projection of our present.” Il futuro non è altro che una proiezione instabile di quello che facciamo oggi. Non è scritto, non è certo, ma si modella in base alle scelte che prendiamo nel presente.Il poster lascia una sensazione di spaesamento e curiosità, un mix di fascino e inquietudine. Ci costringe a guardare in faccia l’ignoto, ricordandoci che l’unica cosa sicura è l’incertezza stessa.

Concept:
Il focus del progetto è il character design del robot, un personaggio caratterizzato da forme semplificate, principalmente sferiche, e da movimenti fluidi. Durante la realizzazione del video, si è posto particolare attenzione ai dettagli del contesto, introducendo la nebbia, utilizzando luci soffuse e applicando texture ai vari materiali presenti, come ad esempio i graffi sulla scocca del robot. Il nome del personaggio, “R0-B8”, si ispira ai codici alfanumerici presenti nella saga di Star Wars e può essere anche interpretato come “Robotto”, indicando un piccolo robot. Infine, attraverso il sound design, il personaggio prende vita e comunica; ogni movimento è accompagnato da un suono meccanico o da un impulso elettrico specifico.

Bio:
Motion designer e 3D artist originaria di Torino, con una profonda passione per il character design e l’animazione, sia 3D che 2D. Ha completato il corso di Laurea in Design e Comunicazione presso il Politecnico di Torino, dove si è avvicinata per la prima volta al mondo del 3D e del motion design. L’estetica dei suoi lavori si caratterizza per l’impiego di forme geometriche semplici e l’uso di pochi colori, che mirano a mettere in evidenza i protagonisti delle sue animazioni.

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