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2025

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Black Hole // Pietro Operto

Descrizione progetto

Black Hole nasce il 5/03/25 come richiamo all’autenticità, rappresentando i limiti della conoscenza umana su fenomeni cosmici oltre ogni logica, come il buco nero. Non è mai stato candidato prima e non è mai stato esposto.

Concept:
Black Hole è un richiamo all’autenticità presentato attraverso un fenomeno fisico incredibilmente affascinante: il Buco Nero. Un fenomeno letteralmente invisibile, di cui non possiamo fare alcuna esperienza diretta con i nostri sensi e di cui tutte le rappresentazioni sono solo montagne di dati tradotti in modi diversi, per cercare di portare a terra un concetto che alla terra non apparterrà mai. Black Hole mette in luce le enormi differenze tra rappresentare e vivere, interpretare e vedere, regole ed espressione…ponendo il buco nero su un piano diverso rispetto al poster, sotto vari aspetti dimensionali, materici e di layout.

Bio:
Mi chiamo Pietro e ho una fortissima passione per il graphic design in tutte le sue forme. Sperimento da quando sono piccolo e continuo a declinare questa attività nel design, collegandola ai miei altri interessi e cercando di crescere sempre di più in questo campo, sviluppando continuamente le mie passioni. Mi piace la sperimentazione visiva, l’azzardo, l’astratto, l’avanguardia… Sono anche appassionato di fisica e ascolto molta musica, due interessi che spesso collego alla mia disciplina.

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Periferie // Glenda Buratto

Descrizione progetto

Lavoro in collaborazione con Casa delle Parole per il corso di visual design, dovevo rappresentare il tema delle periferie e l’ho fatto con questo poster. Si è stato gia esposto per la mostra di Casa delle parole, ma non era un concorso, era solo una mostra

Concept:
Volevo rappresentare il tema della periferia, rappresentando questo poster che raffigura un muro screpolato, per ricordare gli edifici presenti nella periferia solitamente, ma le crepe possono anche rappresentare le crepe che si creano quando si vive in una condizione non agevole.

Bio:
Sono Glenda Buratto, una studentessa del secondo anno dell’università iuav di venezia, del corso di design del prodotto e della comunicazione visiva. Ciò che mi ha indirizzato ad esserlo è stata la scuola che ho frequentato, il liceo artistico di Treviso, con indirizzo industrial design.\nSe mi dovessero chiedere perché al tempo io abbia fatto questa scelta, non saprei rispondere. Ma va bene così, perché: “le scelte che facciamo, anche quelle più piccole, rivelano sempre chi siamo veramente”.\n

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Venice's soul // Martina Serena

Descrizione progetto

Il poster è stato realizzato appositamente per questa nuova call di Neologia. Il progetto nasce dalla lettura di Se Venezia muore di Salvatore Settis, che mi ha ispirato a raccontare la delicata situazione che sta vivendo la mia città, un tema che rispecchia però una problematica non limitata a Venezia.

Concept:
Il poster Venice’s Soul esplora il progressivo svanire dell’anima di Venezia. Combinando AI, fotomontaggio e tipografia, il poster vuole trasmette un senso di dissolvenza e precarietà. Le figure umane sfocate che attraversano il ponte rappresentano non solo la perdita di identità e autenticità della città, ma anche quella dei suoi abitanti e di un turismo che la attraversa senza interagire davvero con essa. La struttura stessa simboleggia la fragilità e vulnerabilità di Venezia, minacciata dall’indifferenza e dal comportamento umano. Il poster vuole evocare una sensazione di precarietà, mostrando come il tempo stia consumando la città portandola lentamente a scomparire. Immersi nella sfocatura, dimentichiamo l’anima di Venezia, mentre la città si sgretola sotto di noi e sotto il peso di un turismo inconsapevole. Il poster invita a riflettere sulla necessità di proteggere Venezia, restituendole dignità e identità prima che sia troppo tardi.

Bio:
Nata e cresciuta nell’isola di Venezia, ho 25 anni e sono una studentessa all’ultimo anno della magistrale in Product Design. Creatività, curiosità e passione per l’arte e il design mi spingono a esplorarlo in tutte le sue forme, dal product design al graphic design e alla fotografia, per dare vita sempre a nuove idee. La mia città è una costante fonte di ispirazione, che influenza profondamente il mio percorso creativo.

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Dreamscape // Alessia Guarino

Descrizione progetto

Il progetto nasce dalla mia reinterpretazione di una canzone che amo, un inno alla condivisione del dolore e alla bellezza dell’umanità. Ricorda che non siamo soli e che le difficoltà ci rendono preziosi. Non ha partecipato ad altri concorsi né è stato ancora esposto.

Concept:
Il progetto nasce dall’interpretazione visiva di Rains in Heaven degli NCT Dream, una canzone che parla di affrontare il dolore insieme, trovando conforto nella condivisione. Il tema centrale è la bellezza dell’umanità nelle sue fragilità, rappresentata attraverso un’estetica onirica ed evocativa.\nHo sperimentato con la tipografia e la composizione visiva per trasmettere emozioni e significati in modo non convenzionale. Il testo frammentato e disposto dinamicamente guida lo sguardo e rafforza il senso di introspezione e connessione. Il contrasto tra elementi eterei e forme decise crea un equilibrio tra delicatezza e forza, richiamando il messaggio della canzone.\nL’uso di texture e sovrapposizioni amplifica la sensazione di malinconia e speranza, mentre la palette cromatica sottolinea il legame tra il cielo, la pioggia e le emozioni umane. Il risultato è un linguaggio visivo che fonde sperimentazione grafica ed espressività emotiva.

Bio:
Sono una studentessa di Prodotto Industriale e Comunicazione Visiva, appassionata di sperimentazione e creatività. Amo esplorare nuove tecniche, lasciarmi ispirare da ciò che mi circonda e reinterpretarlo in una chiave personale. Ogni progetto è per me un’occasione per crescere, innovare e dare forma alle mie idee, sempre con curiosità e voglia di mettermi alla prova.

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Quando i rifiuti prendono vita // Matteo Mittempergher

Descrizione progetto

Il poster è stato realizzato appositamente per questa nuova call di Neologia. Il progetto nasce dalla lettura di Se Venezia muore di Salvatore Settis, che mi ha ispirato a raccontare la delicata situazione che sta vivendo la mia città, un tema che rispecchia però una problematica non limitata a Venezia.

Concept:
Il poster Venice’s Soul esplora il progressivo svanire dell’anima di Venezia. Combinando AI, fotomontaggio e tipografia, il poster vuole trasmette un senso di dissolvenza e precarietà. Le figure umane sfocate che attraversano il ponte rappresentano non solo la perdita di identità e autenticità della città, ma anche quella dei suoi abitanti e di un turismo che la attraversa senza interagire davvero con essa. La struttura stessa simboleggia la fragilità e vulnerabilità di Venezia, minacciata dall’indifferenza e dal comportamento umano. Il poster vuole evocare una sensazione di precarietà, mostrando come il tempo stia consumando la città portandola lentamente a scomparire. Immersi nella sfocatura, dimentichiamo l’anima di Venezia, mentre la città si sgretola sotto di noi e sotto il peso di un turismo inconsapevole. Il poster invita a riflettere sulla necessità di proteggere Venezia, restituendole dignità e identità prima che sia troppo tardi.

Bio:
Nata e cresciuta nell’isola di Venezia, ho 25 anni e sono una studentessa all’ultimo anno della magistrale in Product Design. Creatività, curiosità e passione per l’arte e il design mi spingono a esplorarlo in tutte le sue forme, dal product design al graphic design e alla fotografia, per dare vita sempre a nuove idee. La mia città è una costante fonte di ispirazione, che influenza profondamente il mio percorso creativo.

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Shades of Fire // Maria Sabrina Losito

Descrizione progetto

Il poster è nato in occasione di Neologia, partendo da una riflessione sul cambiamento climatico e dalle notizie di incendi che ormai siamo “abituati” a sentire. Volevo trasformare questa urgenza in un’immagine forte e significativa. Un insieme di ricerca creativa e bisogno di raccontare una realtà che non può essere ignorata.

Concept:
Il progetto affronta il tema degli incendi boschivi causati dal cambiamento climatico, utilizzando il linguaggio visivo per sensibilizzare su un problema sempre più urgente. Pensato per la visualizzazione in RGB, il poster sfrutta una palette di colori Pantone strettamente legati al fuoco, evocando visivamente il potere distruttivo delle fiamme. Il concept si basa sul contrasto tra natura e incendio: le sagome scure degli alberi emergono su sfondi cromatici che richiamano il fuoco, mentre la parte superiore bruciata suggerisce il consumo inesorabile della foresta. La composizione grafica gioca con la sintesi visiva e il minimalismo, rendendo l’immagine immediata e d’impatto. Attraverso questa esplorazione cromatica, il progetto mira a trasformare un fenomeno ambientale devastante in una riflessione visiva.

Bio:
Designer, classe 1999, originaria della Puglia, mi muovo tra forme, colori, estetica e funzionalità. Dopo la laurea in product design all’Università di Bologna, ho sentito il bisogno di spingermi oltre e approfondire il mondo del graphic design, iscrivendomi a un master. Oggi vivo e lavoro a Torino, dove esploro nuove strade creative.

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Everyone has a shape of their own // Aurora Marini

Descrizione progetto

Il poster raffigura tanti volti, ognuno con caratteristiche uniche. Spesso, tratti come un naso grande, un viso rotondo o orecchie a sventola sono visti come difetti, ma in realtà ci distinguono e ci rendono speciali. Il messaggio è racchiuso nello slogan “Everybody has a shape of their own.”. Progetto realizzato a fine 2024.

Concept:
Il tema principale del progetto è l’unicità delle caratteristiche fisiche e la loro percezione nella società. Il poster esplora come tratti spesso considerati difetti – come un naso grande, un viso rotondo o orecchie a sventola – siano in realtà segni distintivi che rendono ogni persona unica.\n\nIl linguaggio visivo sperimentato è quello dell’illustrazione, con uno stile semplice e sintetico che valorizza la varietà delle forme senza stereotipi. L’uso del colore e della composizione crea un impatto immediato. La palette prevede tre colori principali – arancione, verde e grigio – utilizzati con diverse opacità.\n\nIl concept progettuale si basa sull’idea che la diversità non vada nascosta, ma celebrata. Attraverso una rappresentazione grafica di volti diversi, il progetto invita a riconsiderare il concetto di bellezza, trasformando le imperfezioni in elementi di identità.

Bio:
Sono Aurora Marini, studentessa al secondo anno della magistrale in Design del Prodotto allo IUAV. Ho conseguito la laurea triennale all’ISIA di Pordenone con la tesi Molly – una lanterna-torcia da campeggio, progetto selezionato dall’ADI Index 2024 e pubblicato su VistaCasa, edizione n. 126. Appassionata di disegno e illustrazione, unisco creatività e ricerca nel design, con particolare attenzione alla sostenibilità e all’impatto sociale dei progetti.

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Quando i rifiuti prendono vita // Matteo Mittempergher

Descrizione progetto

“Bleed” nasce da un momento di profonda crisi, non come un semplice sfogo di un designer in difficoltà, ma come una risposta al mio burnout. Mi sentivo osservata mentre soffrivo, come se tutti vedessero solo la mia infelicità senza capire. Ho voluto rappresentare un animale forte, bello, sanguinante e sofferente, ma che continua a mostrare le sue zanne. Realizzato nel febbraio 2025, Bleed sarà un inedito per Neologia.

Concept:
Nel lavoro creativo, il burn out è una realtà inevitabile con cui tutti, a vari livelli, dobbiamo confrontarci. Alcuni si affidano a un terapista, altri cercano supporto in cerchie di amici, altri ancora si rifugiano nei propri hobby. Ma cosa succede quando nessuna di queste soluzioni riesce a spezzare il blocco? Nel mio caso, l’infelicità sembrava non avere fine, e la sua intensità mi ha spinta a “urlarlo” attraverso questo poster. La stampa nasce da un disegno analogico, rielaborato prima su Procreate e poi su Photoshop. Ho voluto sperimentare con il lettering, fondendolo con l’illustrazione in modo che il testo si mimetizazze obbligando l* spettator* a scoprire la scritta solo dopo aver osservato l’immagine. È il riflesso esatto di come mi sono sentita: vista mentre sanguinavo, ma senza che gli altri ne comprendessero pienamente la sofferenza. La stampa, realizzata a plotter 12 colori, è progettata per poi essere stampata in serigrafia o linoleografia

Bio:
Sono Fosca Vianello, un’illustratrice e grafica veneziana, cresciuta immersa nella magia senza tempo della mia città d’acqua, dove la bellezza è ovunque e ogni angolo racconta storie millenarie. La mia passione per il disegno non mi ha mai abbandonata. Dopo aver studiato grafica d’arte e tecniche di stampa a Venezia, ho continuato la mia formazione all’ISIA di Urbino, dove ho approfondito l’illustrazione, il design editoriale e le tecniche di stampa e rilegatura.

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homelessness // Jessica Sette

Descrizione progetto

Il progetto nasce dal precedente lavoro di tesi triennale dedicato alla tematica Design for Survival. Nello specifico il progetto denuncia le condizioni delle persone senza dimora nella città di Barcellona. La foto è stata scattata da me personalmente ed è rappresentativa delle condizioni precarie delle persone senza dimora.

Concept:
Il tema è l’homelessness e la fotografia è inserita in una maggiore raccolta di fotografie svolte sulla tematica. Le tecniche necessarie per la riuscita del progetto sono state sicuramente la tecnica dello shadowing. Difatti scattare le foto è stato estremamente complicato in determinati contesti in quanto non sempre i soggetti erano disponibili al dialogo e alla partecipazione.

Bio:
Jessica Sette nasce a Bari, dove si forma presso il Liceo Classico Socrate per poi studiare Disegno Industriale presso il Politecnico di Bari. Dopo la laurea triennale, conseguita nel 2023, frequenta il corso di Laurea Magistrale in Design del prodotto presso lo IUAV, Venezia.

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The Unforgiven // Ilaria Illuminati

Descrizione progetto

Il progetto nasce nel 2025 ed esplora il tema dell’oppressione, ma anche della rinascita. Nasce da un’analisi intima e introspettiva, che riflette non solo sulle esperienze personali, ma anche su quelle comuni alla società. Non è stato candidato a concorsi né esposto.

Concept:
Il concept si sviluppa attorno a due temi: oppressione e rinascita. Ispirato al brano “The Unforgiven” dei Metallica, il poster esplora l’oscurità e la lotta interiore che molti affrontano silenziosamente, stimolando una riflessione sulla forza interiore e sull’autenticità dell’individuo.\n\nIl bosco, con la sua atmosfera tetra e soffocante, rimanda a un senso di oppressione. Attraverso un varco oscuro, in lontananza, spunta una luce immateriale che si pone come spinta a non perdere la volontà, trasformandosi in un segno di speranza, che, seppur diverso per ognuno, motiva un’azione inizialmente spaventosa, ma alla fine liberatoria e necessaria.\n\nIl titolo si ricollega al concetto di autodeterminazione: possiamo essere etichettati come “imperdonabili” per le nostre scelte, ma è in quei momenti che dobbiamo imparare a rispettare noi stessi.\n\nIl poster nasce da uno scatto personale, post-prodotto in b/n con texture “ruvida” per conferire un aspetto materico. L’intervento sulla luce accentua il contrasto tra ombre e bagliori, creando una tensione visiva che evoca una dimensione onirica e simbolica. L’approccio è stato istintivo, sviluppandosi in modo naturale.

Bio:
Ilaria Illuminati: Visual Designer freelance, classe 1994, attiva tra Abruzzo e Marche dal 2016. Nel 2024 creo “Blar Design”, un progetto indipendente che si divide tra il lavoro diretto con i clienti, e la sperimentazione artistica. Con Blar cerco di andare oltre l’immediato visibile, sperimentando forme che stimolino la percezione e la riflessione. Laureata in Comunicazione Visiva Multimediale all’Accademia di Belle Arti di Macerata, sono appassionata di arte, storia, design, fotografia, cinema e tutto ciò che riguarda il mondo nerd.

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