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2024

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James Baldwin 100 // Edoardo Jorge Beltrammi

Descrizione progetto

Il progetto è stato disegnato quest’anno in occasione del centenario della nascita dello scrittore James Baldwin. Il poster non è stato né candidato per altri concorsi né è stato esposto.

Concept:
Quattrocento anni fa il cotone veniva coltivato da schiavi deportati dall’Africa all’America. Per diversi secoli questa fibra, soffice, candida e leggera, fu raccolto da donne e uomini che non hanno mai avuto spazio all’interno della storia ufficiale, rimanendo sempre in uno stato di subordinazione, perché la storia la scrive chi vince, non chi la subisce. Ho scelto di celebrare il centenario della nascita di James Baldwin che tramite i suoi scritti ha raccontato i soprusi e le violenze che i diretti discenti degli schiavi hanno dovuto subire, utilizzando e sovvertendo proprio questo materiale, un tempo croce e qui strumento di narrazione.

Bio:
Mi chiamo Edoardo e ho fatto il Triennio in Design a San Marino e poi il biennio in Design della comunicazione all’ISIA di Faenza. Ho lavorato in diversi studi tra Milano, Firenze, Riccione, Barcellona e Cesena. Nel 2019 sono stato insegnante di calligrafia. Attualmente lavoro a Rimini.

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Concetti spaziali // Alessandra Bassini

Descrizione progetto

Il poster è un’inedita rielaborazione grafica di una proposta realizzata per la campagna 2023/24 di Villa Medici, Accademia di Francia a Roma.

Concept:
Villa Medici è un luogo dove accadono molte cose contemporaneamente. Chi si muove in questo spazio è costantemente posto davanti a una nuova visuale dell’architettura che lo caratterizza. Partendo dall’esperienza della villa sono state analizzate le infinite combinazioni di punti di vista che permettono di averne una percezione sempre diversa: passeggiando per i giardini si intravedono le installazioni realizzate per il Festival de Cabanes spiccare dalle siepi, salendo al piazzale per il Film Festival è possibile osservare il parco e la villa dall’alto, entrando per la Mostra dei Borsisti i lunghi corridoi collegano le numerose sale espositive dove è possibile visitare anche Storia delle Pietre, una mostra in cui i minerali diventano spinta della sperimentazione artistica nelle epoche. L’esperienza spaziale si traduce in linguaggio attraverso la schematizzazione dei punti di vista in layout grafici, esplorando soluzioni come il sottosopra, la sovrapposizione, lo zoom-in/out, i rapporti di scala e la ripetizione. La tipografia è protagonista del movimento e manifesto dei forti contrasti che caratterizzano Villa Medici, un luogo eterogeneo, scenario di infinite prospettive, posto sul punto più alto della città.

Bio:
Graphic e Motion Designer laureata in Grafica all’Accademia di Belle Arti di Carrara e in Visual and Innovation Design presso la Rome University of Fine Arts. Durante il percorso di studi e professionale approfondisce la progettazione di nuovi linguaggi visivi a partire da riferimenti nella storia dell’arte, esplorando le potenzialità percettive ed esperienziali dell’arte applicate al design. Attualmente fa parte del team di Mistaker, studio multidisciplinare indipendente con sede a Roma specializzato in visual design, infografica, editoria e animazione.

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UNDERSTAND // Simone Passante

Descrizione progetto

“UNDERSTAND” è il titolo di una poesia visiva che ho ideato lo scorso anno, e che, in occasione del contest Neologia, ho deciso di realizzare in questo poster. La poesia è composta da 5 parole, ognuna impressa su una faccia di un cubo. L’ultima faccia, quella vuota, invita a riflettere sui limiti della conoscenza umana.

Concept:
Il poster rappresenta quella sensazione di mistero che spinge l’uomo verso i confini del sapere, senza però trovare mai una risposta definitiva. La poesia infatti recita: YOU – ALWAYS – MISS – SOMETHING – TO (Il titolo corrisponde alla parola mancante – UNDERSTAND). Il poster è fondamentalmente composto da due visual diversi, in cui viene raffigurato lo stesso cubo da angolazioni diverse, mostrando così tutte le sue sei facce. Per raffigurare la complessità e la profondità del tema in una superfice bidimensionale ho dovuto adottare diverse tecniche: Ho realizzato i due visual in Cinema 4d, dapprima modellando il cubo e applicando il testo direttamente su di esso, poi inserendo le luci e scegliendo l’inquadratura. Per riuscire a far vedere entrambe le immagini, però, il poster si avvale di una tecnica chiamata stampa lenticolare, che, sfruttando dei fenomeni fisici, consente allo spettatore di vedere due immagini diverse a seconda del punto di vista dal quale si guarda.

Bio:
Simone Passante nasce a Soverato in una mattinata primaverile. Cresce tra il mare e la campagna, curioso e aperto verso il mondo, timido e chiuso rispetto agli altri. Perde il padre all’età di 8 anni, a 14 cambia casa: si trasferisce a Perugia con la madre e il fratello. In Umbria si innamora due volte, la prima di una ragazza, la seconda della grafica. Ad oggi è uno dei migliori studenti nel corso di Graphic Design dello IED di Milano, nonché assistente di uno dei suoi miti: Armando Milani.

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Nepantla // Giulia Costantini, Arianna Cocon, Eleonora Olivieri

Descrizione progetto

Il progetto inedito è stato ispirato da una serie di studi condotti durante un corso universitario, precisamente nel corso di Critica del contemporaneo, tenuto dalla docente Angela Rui. La realizzazione risale a dicembre 2023, in seguito al conseguimento del titolo di studio triennale. Gli argomenti trattati durante il corso sono stati interpretati e approfonditi dalle sottoscritte, per creare una rielaborazione personale dei concetti di maggior interesse.

Concept:
Il progetto nasce per far riflettere su un cocncetto proposto nel chicanismo, un movimento sviluppatosi tra la popolazione di origine messicana residente negli Stati Uniti d’America. Coloro che aderiscono a questo a movimento considerano il chicanismo una vera e propria identità, e portano alla luce le dinamiche tossiche delle relazioni tra Messico e Stati Uniti, spesso caratterizzate da fenomeni di sottomissione politica e culturale. Nepantla è un termine coniato dalle donne chicane, che descrive lo stato di “limbo”, di sospensione tra le due culture, un’esistenza che sta “in mezzo”, riempendo un vuoto tra due parti. Questo concetto è stato sintetizzato in un poster, elemento di comunicazione che, per definizione, aspira a suscitare curiosità nel passante. Di seguito alcune specifiche tecniche: per il fondo è stato scelto un bianco sporco, tendente al grigio, che permette al colore principale, un blu elettrico, di risaltare. L’elemento chiave della composizione è la citazione di Gloria E. Anzaldua, una studiosa chicana, dalla quale ha origine la grafica. Quest’ultima rappresenta l’elemento dell’acqua, del quale spesso si parla negli scritti chicani. L’acqua viene usata per simboleggiare il concetto di fluidità, adattamento, di “riempire i vuoti”.

Bio:
Sono Giulia, ho 22 anni e mi dedico al mondo creativo da più di 7 anni. Attualmente studio presso l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, dove frequento il corso magistrale in Interaction and Experience Design.

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Life bass // Zofia Działkowska

Descrizione progetto

The work was created a year ago in 2023. It talks about the chaos of communication and its natural solution. It was not sent to other competitions. It has never been exhibited anywhere.

Concept:
The work is very experimental and results from the interplay of elements until I felt that everything worked together. The main topic is communication, especially inspired by my friendship with a friend from Peru. We speak two different languages – Polish and Spanish, and the language that connects us is English and partly Italian. Sometimes, I think that Valeria has a different world built based on words that are so distant to me. She could send me messages that I didn’t understand at all, but they still maintained the feeling for me. In my work, I wanted to reproduce the chaos and labyrinth that sometimes accompanies us when trying to express ourselves in another language.

Bio:
I grew up in Warsaw, the capital of Poland. I graduated from Nuova Accademia di Belle Arti in Milan in Graphic Design and Art Direction. Currently I am doing my Masters in Photography and Visual Design. I find beauty and inspiration in countless forms of art and design – from hand- or digital-drawing to video making, to even further – dance and movement. My creativity is my safe space built by my head, which daily creates multitude of ideas and never stops. I want my works to speak for themselves and to open up even the coldest people.

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POSTER HYPERLOCAL - QUATTRO QUARTIERI DI MILANO // COLLETTIVO AAA x STEFANO ROMANO

Descrizione progetto

Il progetto Hyperlocal del Collettivo AAA si inserisce nella ricerca sul Folklore. Si concentra sulle carte da gioco italiane, legate al contesto regionale e cittadino. Con l’illustratore Stefano Romano, il Collettivo ha creato un mazzo per Milano, ispirandosi al progetto ‘Hyperlocal’ di Zero.eu, che esplora i quartieri milanesi da una prospettiva giovanile. L’azienda di carte Modiano ha prodotto una tiratura limitata delle carte, supportata dal Politecnico di Milano per l’evento di lancio.

Concept:
Il mazzo di carte milanesi Hyperlocal raccoglie 40 illustrazioni – quindi carte – divise in 4 semi, i poster li rappresentano. Ognuno di questi semi rappresenta un quartiere iconico della città: Chinatown, con il seme del raviolo fumante (per la grande presenza della cultura asiatica); Navigli, con il seme della bottiglia spaccata (rappresentazione della movida a tratti violenta del luogo); Bovisa, con il seme del dado di ferro (rappresentante l’anima industriale del quartiere); Porta Venezia, con il seme del drink (un riferimento alla vita notturna e non del posto). Diversi personaggi vengono rappresentati all’interno delle illustrazioni, tutti dalla ricerca Hyperlocal narrata da Zero.eu nei suoi reportage dei vari quartieri; Navigli-‘Maranza’, Pta Venezia-‘Drag Queen’, Bovisa-‘Studente’, Chinatown-‘Cuoco asiatico’. Il prodotto risultante sono illustrazioni di carte nuove, divertenti, del tutto originali e con un punto di vista fortemente giovanile.

Bio:
Il Collettivo AAA, con sede a Milano, si impegna nella promozione di eventi e attività mirate alla creazione di un ambiente sociale e culturale propizio per giovani progettisti di talento. Il suo obiettivo principale è offrire loro un’opportunità per esprimersi e diffondere le proprie idee. Specializzato nel settore del Design e dell’Arte, il Collettivo organizza una vasta gamma di eventi e attività che si svolgono in contesti culturali e progettuali.\nTra le sue iniziative figurano Talk con esperti del settore, workshop, contest, nonché la produzione e la promozione di contenuti artistico-culturali di rilevanza. Gli eventi e le attività del Collettivo sono concepiti per promuovere un costante dialogo tra i giovani talenti e le aziende, gli studi, i professionisti, gli esperti, gli enti e le università del settore. Questo approccio si inserisce nell’ambito della missione del Collettivo, che è quella di fornire visibilità a progetti di talento che altrimenti potrebbero rimanere nell’ombra.

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AI mai dato un bacio? // Adele Ortis, Teresa Magnoler - TAMO HUB

Descrizione progetto

Il nostro progetto è nato di recente quando abbiamo appreso del bando. Entrambe appassionate di visual design, abbiamo pensato: “Perché no?”. È stata un’opportunità per presentarci come duo creativo per la prima volta. Il progetto è scaturito da una conversazione spontanea anziché da un tradizionale brainstorming e durante la chiacchierata, abbiamo riflettuto sulle emozioni umane, convinte della loro autenticità e imparzialità rispetto all’intelligenza artificiale. Il progetto non è mai stato candidato né esposto.

Concept:
Cos’è il futuro? Quali sono le nuove tecnologie che cambieranno il nostro modo di vivere? Viviamo in un epoca in continua evoluzione, che ci travolge di input e continui cambiamenti supportati da nuove tecnologie, come la nascita dell’intelligenza artificiale, uno strumento così utile che l’idea che possa sostituire l’essere umano aleggia nelle nostre menti. Ma la vera domanda che dovremmo porci è l’AI sarà mai in grado di sostituire le vere emozioni umane? Noi crediamo di No!Esso è una macchina creata dall’uomo e come tale non potrà mai esistere senza il suo supporto. Il concept è nato dunque da una domanda che abbiamo posto a chat GPT, trovandoci in un momento di sconforto: «Chat, mi daresti un bacino?!», la risposta ovviamente è stata:«Non posso darti un bacio fisicamente, ma posso offrirti del supporto e dell’incoraggiamento virtuale!», nel poster è dunque esplicato il concetto con la frase “AI could never give you a kiss” supportata dall’ immagine di una bambina nel atto di dare un bacio, probabilmente uno dei più puri gesti d’amore. Da questa necessità di affetto autentico è nato “AI mai dato un bacio?”, un progetto che celebra la bellezza dei gesti d’affetto umani, irriproducibili dalle macchine.

Bio:
Siamo Adele Ortis e Teresa Magnoler, due designer classe 2001. Ci siamo incontrate durante il percorso universitario, la nostra collaborazione è nata non solo tramite progetti accademici, ma anche grazie alla convivenza. Quest’esperienza ha rafforzato il nostro legame, plasmando la sinergia lavorativa e accrescendone l’affinità creativa. Vivendo sotto lo stesso tetto, abbiamo condiviso non solo spazi fisici, ma anche idee, sogni e nottate insonni, per consegnare i progetti. Durante queste innumerevoli serate, abbiamo piano piano dato il via a “TAMO”, formalmente non ancora uno studio, ma realmente la rappresentazione del nostro duo creativo. I progetti sono alimentati da una ricerca antropologica approfondita, poiché appassionate dall’esplorare le sfumature più profonde dell’animo umano. Questo approccio permette di creare progetti human centered, fondamentale nel periodo storico attuale; ma ci divertiamo anche ad esplorare ambiti diametralmente opposti al design creando progetti più sperimentali.

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Perspective Shift // Giacomo Garetto

Descrizione progetto

Il progetto nasce nel 2023 dalla ricerca di nuovi trattamenti visivi delle foto scattate personalmente tramite programmi di modellazione 3D. Una foto dell’incendio a Porta Nuova raccontata in una nuova chiave. Il progetto non è mai stato esposto in altri concorsi.

Concept:
Il tema principale del progetto è il cambiamento di prospettiva, osservare la stessa immagine in modi diversi può cambiarne totalmente l’interpretazione. Il poster, nasce dallo sviluppo di una tecnica procedurale di modifica delle fotografie tramite software di modellazione 3D. L’intento è quello di rivoluzionare e riedificare il significato delle immagini che ci circondano, conferendo loro una nuova identità. Ogni colore ha una sua luminosità, e questo valore viene utilizzato per estrudere positivamente o negativamente ogni pixel dell’immagine, creando così nuove forme che rimandano a quelle della foto di partenza ma cambiandone l’aspetto. La peculiarità di un sistema procedurale è quella di poter applicare lo stesso effetto ad immagini diverse ottenendo sempre risultati differenti, facendosi sorprendere dal risultato finale e cambiando la prospettiva nel guardare le cose che ci circondano.

Bio:
Mi chiamo Giacomo, ho 25 anni e sono laureato in Design della Comunicazione presso il politecnico di Torino, attualmente sto svolgendo la laurea magistrale in Communication Design presso il Politecnico di Milano. Mi piace sperimentare tramite l’unione di tecniche creative differenti per ottenere risultati unici. Nel tempo libero mi piace fotografare, realizzare video ed imparare tutto ciò che possa ampliare le mie competenze da Designer.

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THE BEAUTY OF NATURE // Simone Romano Ghirlanda

Descrizione progetto

Il progetto è stato creato esclusivamente in occasione dell’open call di Neologia. L’idea del progetto nasce dal fatto che la natura, nei giorni nostri non viene rispettata e non viene apprezzata dall’essere umano come in realtà dovrebbe, causando gravi danni all’ambiente. Ho cercato quindi di creare un poster che facesse riflettere nel rispettarla il più possibile.

Concept:
Il tema principale del progetto cerca di sensibilizzare le persone ad apprezzare la natura, a guardare la sua bellezza e a rendersi conto dell’importanza che essa ha per il nostro pianeta. Per fare ciò mi sono dedicato alla progettazione di un poster composto solo da caratteri tipografici. In questo progetto ho voluto dare importanza alla parola “NATURE” rappresentandola con la tecnica del 3d e inserendo una texture che amplifica il significato, mostrando le bellezze che può realmente regalare. Nella parte inferiore ho inserito una domanda da fare allo spettatore che può avere duplici significati.

Bio:
Sono Simone, ho 28 anni e sono uno studente del terzo anno di design della comunicazione visiva dell’accademia di belle arti di Catania. Mi appassiona tutto quello che riguarda il mondo della grafica, dalla progettazione di marchi, alla progettazione di una brand identity, di un sito web e tanto altro, ma il mio interesse più grande sta nel motion graphic, cerco di dare un valore in più ai miei progetti con l’inserimento di animazioni. Mi piace ampliare le mie conoscenze e esplorare nuovi campi, come nel caso della modellazione 3d, cercando di proporre idee innovative sperimentando sopratutto per quanto riguarda la tipografia.

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(ALGO)SP3AK // Denise Trocchi

Descrizione progetto

Sviluppato come progetto personale a inizio 2024, (ALGO)SP3AK prende alla lettera mission e nome di Neologia, raccontando un neologismo che dice molto del mondo e della società attuali.

Concept:
I social media ci esortano a parlare e a esprimere noi stessə, ma possiamo veramente dire tutto ciò che vogliamo? In risposta a queste ambiguità, si è diffuso a livello globale un sistema di comunicazione nuovo, il cosiddetto “algospeak”. Fluido ed effimero per natura, questo linguaggio in codice sfrutta la creatività per riscrivere le regole del gioco, consentendo agli utenti di ingannare gli algoritmi dei sistemi di moderazione online. Davanti a questo scenario, il progetto “(ALGO)SP3AK” sceglie la strada della metanarrazione e strizza l’occhio a un’ortografia strategicamente irregolare e divergente, che trova nell’autocensura creativa l’antidoto alla censura. Accendendo sulla pagina lo spettro di un codice nato all’ombra dei social ma pronto a mettervi scompiglio, “(ALGO)SP3AK” è un invito a riflettere su un fenomeno sociolinguistico globale e sull’umana necessità di un’espressione davvero libera, policroma e plurale.

Bio:
Denise Trocchi è una designer e web developer nata a Bologna nel 1996. Dopo studi umanistici e letterari, si è dedicata al design della comunicazione laureandosi con lode nel 2021. Attualmente si occupa di progetti che spaziano dalla grafica alla programmazione, portando avanti la propria ricerca creativa con sensibilità multidisciplinare e insaziabile curiosità.

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