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2024

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Come materia infinita // Francesco Maria Fettucciari

Descrizione progetto

Il poster è stato creato apposta per Neologia, è una composizione tipografica semplice ma d’impatto, che prova a riflettere su come raccontare e tradurre su carta in modo notazionale l’effetto di un brano musicale. La trascrizione della musica è stata fatta su mia richiesta da Giovanni Rosellini, che ringrazio, il testo e la musica sono del brano “Come materia infinita” dei Raein, dal loro album del 2011 “Sulla linea d’Orizzonte tra questa mia vita e quella di tutti “

Concept:
Il poster vuole raccontare una canzone che si svolge in diversi momenti distinti e si articola in sincopazioni, ripetizioni e silenzi, la domanda che ha guidato l’approccio progettuale è: cosa si può prendere in prestito dalla notazione musicale, per raccontare un brano? Si può adattare, o come in questo caso, inventare, una notazione di simboli convenzionali che possa comunicare un’emozione? Nel poster la notazione musicale “tipica” (il pentagramma) è contrapposta nel campo visivo al testo del brano, che in questo caso è “asciutto”, portato alla forma base: le ripetizioni, i silenzi e le sfumature sono lasciate alla notazione grafica, che in qualche modo interseca, riprende e completa la notazione musicale e contemporaneamente da importanza al testo, quasi più poetico che in prosa. Infine, la colorazione e la retinatura della notazione musicale permettono all’osservatore di premiarla o meno nell’osservare il poster affinchè chi guarda possa relazionarsi in più modi con il lavoro.

Bio:
Nato a Perugia nel 2000, da sempre appassionato di Grafica da quando guardavo i crocini e le barre colore sui tetrapak a colazione, studio Design della Comunicazione al Politecnico di Milano. I miei campi di lavoro e interesse principali sono la grafica editoriale, il type design, e il coding applicato alla comunicazione visiva. Provo ad avere un approccio non dogmatico ai problemi progettuali.

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Poster
2024

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Non sono altro che una a // Francesca Lucilla Ciano

Descrizione progetto

Il progetto nasce da una ricerca personale che indaga il dialogo di due forze: il segno espressivo e il Basic design. Prendendo quindi in esame la lettera “a” minuscola dell’alfabeto italiano, l’esperimento è stato realizzato con diverse tecniche: alcune lettere sono state realizzate con cucchiai, stuzzicadenti e inchiostro, altre con pennarelli, passando per la calligrafia e finire alla progettazione tramite la figura geometrica e all’ibridazione. Il poster è stato realizzato principalmente per questa occasione, ma è il risultato di un lavoro che mi piace portare avanti attraverso lo studio e la ricerca sul Basic design, di conseguenza non è stato candidato ad altri concorsi né esposto.

Concept:
Il senso del progetto sta principalmente in un lavoro di sinsemia, e riguarda quindi il modo in cui i segni stanno insieme, nello spazio dato, oscillando tra due versanti: quello espressivo e quello analitico. Si può dire che è un lavoro principalmente di osservazione anzichè di tipo formale, infatti le lettere prendono senso proprio perché inserite in quel modo e ci invitano a soffermarci su di esse. In questa chiave di lettura, il segno espressivo e la forma geometrica dialogano tra di loro e possono avere la forza di distrarre, fermare, ma anche ingannare o sorprendere. Attraverso questo gioco, la singola lettera si fa portatrice di un linguaggio non solo espressivo ma anche comunicativo, mentre il complesso potrebbe diventare “illeggibile” nell’insieme. Nel poster è stato aggiunto un breve testo personale a puro scopo narrativo.

Bio:
Mi chiamo Francesca Lucilla Ciano, sono una giovane visual designer indipendente e lavoro nel campo della comunicazione visiva come libero professionista, mi piacciono i sistemi e ho particolare interesse per il Basic design. Nel mio percorso ho avuto il piacere di conoscere e incontrare persone che hanno influenzato e arricchito la mia formazione e cultura, e attualmente studio il lavoro di Albers e Maldonado e ne condivido le scoperte attraverso il gioco e la riflessione nel miei brevi workshop sperimentali.

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2023

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200kHz // Manuel Cau

Descrizione progetto

Questo progetto è stato realizzato per questa nuova call Neologia 2023 ed è un progetto inedito che non ho mai pubblicato in precedenza.

Concept:
Il concept del lavoro ruota attorno alla mia ricerca artistica che ha come punto di partenza la pittura e una riflessione sui fondali marini intesi come paesaggio. I miei soggetti sono solitamente le rocce o dei paesaggi rocciosi che però si trovano privati di qualsiasi volume e prospettiva: una visione frontale, un controluce che non lascia percepire distanze e profondità. Si giunge dunque a un più sintetico studio della forma in relazione allo spazio in cui viene inserita, al supporto o al territorio. Questo lavoro racchiude dunque una riflessione sul fondale marino, sulla roccia come portatrice di una memoria antica e che porta con se la testimonianza della trasformazione e del tempo.
In questo poster ho voluto riempire la forma con una texture che potesse conferire una vibrazione e una profondità. Il 200kHz rimanda alle frequenze più utilizzate dei sonar per la tracciatura e l’esplorazione dei fondali con gli ecoscandagli.

Bio:
Manuel Cau nasce a Carbonia nel Sud Sardegna nel 1997, frequenta l’Accademia Albertina di Torino nella scuola di Grafica dal 2016 al 2022 dove ha sviluppato la propria ricerca artistica con la pittura e la grafica incentrata sul mare e l’elemento liquido. Nel suo percorso digitale la sua attenzione si è spostata in particolare sulla costruzione di identità visive e sul design di posters e covers.

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2023

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PROFONDO SILENZIO // Jacopo Folchitto

Descrizione progetto

Il progetto è parte di una serie di poster che ho realizzato a tema “opere d’arte”, non è mai stato esposto ed è stato realizzato ad inizio 2023.

Concept:
Profondo silenzio pone l’opera “IL NAUFRAGIO DELLA SPERANZA” di Caspar Friedrich come soggetto principale. L’opera simboleggia la fragile condizione umana e l’impotenza dell’uomo di fronte alla forza della natura. Ho deciso di dare un senso positivo al poster; bisogna ascoltare la natura, stare in silenzio perché ciò che ci comunica è fondamentale per la nostra sopravvivenza, e dato che siamo ospiti, dobbiamo rispettarla.

Bio:
“Uno stacanovista digitale che vive a 128 bpm.” Mi chiamo Jacopo, ho 21 anni e sono un giovane designer che frequenta il corso di Digital Communication Design presso lo IAAD. di Torino. La mia grandissima passione per la grafica, lo sport e la musica, specialmente elettronica, mi hanno dato una visione a 360 gradi della vita, dove creatività, determinazione, costanza e voglia di sperimentare sono fondamentali per ottenere grandi risultati.

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2023

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Mediterraneo // Stefano Perna

Descrizione progetto

Mediterraneo è un progetto nato nel Marzo 2023 a seguito del naufragio avvenuto al largo di Cutro, in Calabria, lo scorso 26 Febbraio 2023. Sento doveroso parlare dei migranti morti nel mare Mediterraneo attraverso l’opera da me proposta.

Concept:
Mediterraneo è un manifesto che si fonda sul voler rappresentare i migliaia di migranti che hanno perso la vita nel tentativo di attraversare un mare. Questi migliaia di migranti sono stati rappresentati ognuno da un rettangolo, che insieme vanno a disegnare il mare stesso. Questa grafica è stata creata a seguito della sperimentazione che vede come punto centrale il coding creativo, con la creazione di un codice javascript che controlla in maniera precisa e puntuale il numero di vittime in mare e la sua visualizzazione.

Bio:
Sono un ragazzo di Napoli, che studia a Roma, temporaneamente in Francia. Mi sono innamorato della comunicazione visiva da qualche anno e questa mi porta ogni giorno a essere curioso, a pormi delle domande cercando risposte originali, semplici e emozionanti.

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2023

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Ti ricordi quando // Elia Delladio, Federico Conti, Rebecca Casati

Descrizione progetto

Come gruppo abbiamo realizzato il poster appositamente per questo concorso, invogliati dalla possibilità espressiva e dal prestigio dell’evento. Il progetto è nato dall’idea di unire le passioni che abbiamo in comune in un unico lavoro e riflettere sul concetto di italianità. Il collage di sfondo è costituito da due fotografie effettuate da un dispositivo analogico che ritraggono paesaggi italiani ai quali siamo legati. Mentre per il soggetto (uomo di spalle) del nostro lavoro abbiamo deciso di cercare una persona nelle strade della città in cui viviamo, Milano. Questo scatto invece è stato effettuato con una macchina Reflex. L’effetto bruciatura lo abbiamo realizzato attraverso la scannerizzazione di un foglio bruciato in precedenza. Abbiamo unito il tutto con delle texture ottenute da scatti analogici “andati a male” che hanno conferito un effetto di granulosità, il quale ci ha permesso di unire i vari piani del nostro lavoro e che a noi piace tanto. Abbiamo utilizzato Photoshop per la realizzazione del poster e InDesign per la creazione delle griglie e l’inserimento dei testi che poi sono stati trasferiti in Photoshop per l’applicazione di un effetto che conferisse uniformità alla restante parte grafica del nostro poster.

Concept:
Partendo dal concetto di italianità abbiamo iniziato a scavare nella nostra percezione della stessa, cercando di concentrarci specificamente sulle emozioni che secondo il nostro punto di vista accomunano tutti quanti noi. L’elaborato cerca di riportare una sensazione visiva, una stratificazione di ricordi ed esperienze, che rendono chiunque si senta italiano, a prescindere dalla sua identità, parte di una cultura. Abbiamo lavorato con la fotografia e il collage, trattando lo spazio ‘piatto’ del poster al fine di renderlo pluridimensionale, rifacendoci appunto al concetto di stratificazione. Abbiamo scelto di rappresentare una figura misteriosa, ma allo stesso tempo comune e sobria. Il soggetto sembra cercare nello spazio, nel paesaggio tetro e solitario, un passato vivo e giovane che ormai sembra non esserci più. Il tutto viene accentuato dalle parole sintetiche ed evocative poste ai lati della composizione (‘Ti ricordi quando era tutto più bello*), insite nell’animo, per natura nostalgico, della nostra cultura e al blu che vuole ricordare un passato florido.

Bio:
Siamo tre studenti e amici del corso di Graphic Design presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano (NABA). Proveniamo da zone differenti d’Italia: Trento, Bergamo e Milano, ma condividiamo tutti e tre una forte passione verso la fotografia e il campo della grafica e, per questo motivo, abbiamo voluto metterci in gioco iscrivendoci a questo concorso. Ognuno di noi ha contribuito attivamente ad ogni parte di realizzazione del progetto, dallo scatto delle fotografie, la creazione delle texture e alla cura della parte tipografica. Ci piace sperimentare, trasmettere la nostra sensibilità e creatività attraverso la realizzazione di qualsiasi tipo di contenuto grafico ed artistico, dalla fanzine alla carta intestata. Questo progetto ci ha messi ulteriormente alla prova poiché possediamo stili molto differenti l’uno dall’altra e in questa occasione abbiamo deciso di fondere i nostri punti di vista dando vita ad un Poster che, a nostro parere, è riuscito ad unire ogni nostra prospettiva.

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2023

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Qo 3,1 // Francesca Soardi

Descrizione progetto

Questo poster fa parte di un progetto personale che vuole indagare il concetto di tempo, partendo dal pensiero che “per ogni cosa c’è il suo momento”. Il poster offre una rappresentazione visiva che invita al fermarsi per riflettere sulla propria esperienza del tempo e sui momenti che compongono la propria vita.

Concept:
L’idea alla base del progetto nasce dall’esperienza personale e si basa sulla convinzione che ogni cosa nella vita abbia il suo momento e che spesso sia necessario attendere il momento giusto per apprezzare appieno ciò che ci circonda. Il progetto mira a ricordare questo concetto attraverso una serie di poster dallo stile astratto, in cui linee e testi si combinano per creare una composizione grafica che trasmette l’idea del tempo e del suo scorrere. La citazione del Qoelet “per tutto c’è il suo tempo” (3,1 / 1-15, da cui il titolo) diventa la chiave di lettura che invita a riflettere su quanto sia importante essere pronti e aperti al cambiamento, lasciando che le cose accadano al momento opportuno e senza forzature.

Bio:
Sono Francesca, giovane designer appassionata al mondo della comunicazione e della grafica. Nella mia filosofia le cose belle capitano anche e soprattuto fuori dalla propria comfort zone, per questo tendo sempre a sperimentare linguaggi visivi nuovi. Quel che più mi affascina della mia professione è la possibilità infinita di veicolare un messaggio attraverso l’estetica. Nei miei progetti personali indago la mia quotidianità in una chiave ogni volta diversa e unica.

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2023

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Heads on cam // emmequadrato.studio

Descrizione progetto

Il poster è stato progettato nel febbraio del 2023 per esplicare il nostro pensiero al fine di sensibilizzare e divulgarlo nella società.

Concept:
Come dice il nome, “Heads on cam”, oggi siamo tutti sorvegliati dal Big brother, ovvero la società stessa che richiede e osserva incessantemente le coordinate di ognuno di noi dai social alle camere di controllo. Nel poster si esprime questo senso di oppressione con l’impiego di un’immagine che ritrae i passanti nelle strade, da qui “Big brother wants you to the streets”. Il focus del manifesto è l’area in rosso che rappresenta la bivalenza tra l’occhio della società e la luce rossa della cam. La frase “Dissimulare i propri sentimenti, controllare i movimenti del volto, fare quello che facevano gli altri, era una reazione istintiva” è una citazione di George Orwell del libro “1984”, una distopia che rischiamo di far diventare realtà.

Bio:
Marco Bitto e Marika Campanella hanno studiato Design della comunicazione visiva a Catania. Partner nel privato e nel mondo lavorativo uniscono le loro menti per stimolare un dibattito costruttivo tramite la progettazione grafica. Un duo con un’attitudine trasversale dal mondo editoriale alla motion design. Coppia ambiziosa in continua evoluzione come lo è il design.

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2023

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Every Exhibition // Giob Design, Federico Zoppei

Descrizione progetto

Il poster è stato creato nel 2023 ma ha una lunga fase di gestazione. L’idea del progetto è partita dall’ennesimo mostra sul cambiamento climatico al quale i realizzatori hanno assistito. La mostra come moltre altre sul tema aveva una grande dispiego di mezzi tra cui enormi televisori, stampe e varie oggetti che lasciavano percepire un approccio massimalista .
Questo approccio di fatto non differiva ma anzi era analogo alle attività umane che sono responsabili del cambiamento climatico e lasciava intravedere, per assurdo, una medesima mentalità tra chi aveva curato la mostra e, per esempio, l’industria estrattivista che era giustamente criticata per le responsabilità nel cambiamento climatico.

Concept:
Il tema del progetto è la frugalità. L’utilizzo del bianco e nero e di immagini Bitmap, la presenza di bande bianche ai lati per evitare, in fase di stampa, l’utilizzo di carta aggiuntiva e il messaggio del testo sono tutti inviti simbolici a una compromesso e talvolta sottomissione tra forma e funzione. Non è una scelta fatta a cuor leggero ma è una necessità nel tempo di crisi climatica che stiamo vivendo. L’immagine satellitare dell’Agenzia Spaziale Europea presa come sfondo fotografa il disboscamento dell’Amazzonia. Le varie densità di colore rappresentano il passaggio dalla foresta alle colture intensive avvenuto nel corso degli ultimi decenni. I font utilizzati, tutti open source, si sciolgono al termine delle parole a rappresentazione del riscaldamento climatico.

Bio:
Giob Design è lo studio di Giovanni Brunati, laureato in design del prodotto e multimedia allo IUAV di Venezia e Federico Zoppei, laureato in Design della Comunicazione al Politecnico di Milano. Fondato nel Dicembre ’22 tra Lisbona e Venezia, lo studio si propone di unire forma e contenuto per realizzare identità visive complete per ogni supporto.

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2023

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440* - the quality of edication // Noemi Emidi

Descrizione progetto

Il Programma per la valutazione internazionale degli studenti (PISA), realizzato per la prima volta nel 1997 e coordinato dall’OCSE, verifica il livello scolastico dei quindicenni in diversi Paesi e standardizza i risultati per ottenere un punteggio medio. Per stimare la qualità dell’istruzione, vengono raccolti dati sull’apprendimento delle competenze e sul trasferimento delle conoscenze degli studenti. Le metriche utilizzate sono varie, la valutazione misura i risultati di apprendimento di una o più delle seguenti tre dimensioni: Competenza linguistica e di lettura; Competenza matematica e di calcolo; Conoscenza e comprensione scientifica. L’obiettivo di questi studi è testare un campione rappresentativo e casuale della popolazione nel tempo. I risultati includono purtroppo solo alcuni Paesi più poveri.

Concept:
440 è il punteggio medio globale* PISA. La visualizzazione mostra la qualità dell’istruzione. Una percentuale maggiore (68%) di studenti di tutto il mondo ha raggiunto punteggi compresi tra 400 e 600 nel 2015. Tuttavia, non tutti i Paesi possono essere testati regolarmente con un metodo standardizzato, infatti, alcuni dati sono stati registrati nel 2010 e altri provengono solo da una regione specifica di un Paese.

Bio:
Attualmente neo-Dottoranda del Politecnico, conduce ricerche sul tema della circolarità e della sua declinazione nella dimensione materica. In particolare intende esplorare le proprietà eco-oriented dei materiali di nuova generazione allo scopo di individuare modalità di diffusione di buone pratiche e stimolare maggiore consapevolezza nel tessuto sociale e imprenditoriale territoriale piemontese.

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