“MINDFUL OR MIND FULL? Shifting the learning paradigm” X Spazio Portici

Il 18 aprile abbiamo inaugurato la nuova edizione dell’esposizione di poster art a nostra cura di “Spazio Portici”, un progetto di Fondazione Contrada in Corso San Martino e Piazza Statuto.
In mostra alcune delle opere vincitrici del contest Posterheroes di Associazione Plug “MINDFUL OR MIND FULL? Shifting the learning paradigm”: progetti di visual design che indagano e raccontano il concetto di apprendimento lento.

Io non ho bisogno di denaro

Il 17 aprile abbiamo inaugurato la nostra mostra outdoor situata in via Po tra via Rossini e via Sant’Ottavio.
Passeggiando sotto le arcate potete leggere i versi di “Io non ho bisogno di denaro”,  la poesia di Alda Merini che abbiamo voluto portare in città per condividere con tutti i cittadini la bellezza e il suo messaggio poetico  “che risveglia emozioni e dà colori nuovi”.

 

Analog Abstractions

Qual è il confine tra analogico e digitale? La differenza tra tangibile e intangibile spesso è così impercettibile da far dubitare in chi guarda del processo di costruzione di un’immagine.
Il progetto Analog Abstractions, proiettato sullo schermo, mette in luce come questa linea si stia sempre più assottigliando creando spazi espressivi inaspettati nel motion graphic. In questo ambito, più che in altri, la sperimentazione di linguaggi consente infatti di riprodurre texture così organiche da sembrare reali, alterando la percezione sensoriale. Se negli anni 50’ Saul Bass rivoluzionava il cinema utilizzando elementi grafici ed immagini analogiche in pellicola, nel motion graphic questa integrazione analogico-digitale è oggi cifra stilistica di alcun* artist* e in parte una risposta alla necessità di inserire elementi reali all’interno di un mondo artificiale: una analog nostalgia per ciò che sembra essere perso nel processo di creazione digitale e che viene riproposto in una nuova estetica che ne simula la matericità. 

All’interno di Analog Abstractions, anche una programmazione di short films proiettata ogni giorno dalle ore 15:00 alle 17:00 in Spazio Arena.

Gli artist* internazionali selezionati da Graphic Days®: Hiromu Oka, Studio Fishball – Yiting Nan, Julia Schimautz, Alexis Jamet, Adolfo Correa, Gianluca Alla, Vasjen Katro (Baugasm) Jordan Coelho, Tim Romanowsky, Ruff Mercy, Stefano Colferai, Lobster Studio, Joseph Toereki, Megan Chong, Raj Jeshang, Irene Suosalo, Maragux Bigou, Jamie Wolfe, Phoebe McCaughley, India Hogan, Inger Bierma, Art Camp, Liang-Hsing Huang, Bryan Lee, Yu Sun

Dear Graphics,

Curare una pubblicazione è un atto culturale, di rivoluzione dei canoni editoriali sia in relazione alla matericità del libro, in quanto oggetto, sia da un punto di vista grafico e contenutistico.

È da questo presupposto che tre ambiziosi fratelli hanno deciso di tornare nella loro città natia – Torino – per fondare Paint It Black, casa editrice e libreria d’arte che abbraccia il mondo della stampa mettendola in relazione alle sue intersezioni con altri linguaggi espressivi. Formati insoliti, materiali ricercati e uso non convenzionale della tipografia caratterizzano i libri che popolano gli scaffali del loro store, aperto nel 2022. In mostra, una varietà di case editrici nazionali e internazionali accuratamente selezionate dall’editore torinese, a testimonianza di come il libro sia un’esperienza di forte impatto tattile, visivo e olfattivo, oltre che strumento importante per veicolare temi di attualità culturale e sociale.

 

Galleria Caracol presenta: Manuele Fior

Galleria Caracol è orgogliosa di presentare Manuele Fior in una inedita selezione di stampe giclèe in tiratura limitata. Nato a Cesena nel 1975, Manuele Fior ha vissuto a Berlino, Oslo e Parigi; ora risiede a Venezia. Artista di respiro internazionale, è uno dei disegnatori più apprezzati in Italia e all’estero. Collabora con le sue illustrazioni a riviste come The New Yorker, Vanity Fair, a quotidiani come la Repubblica, Le Monde e Il Sole 24 Ore, a case editrici come Feltrinelli, Einaudi, EL.

Con il graphic novel Cinquemila chilometri al secondo (Coconino press 2010) ha vinto il premio Fauve d’Or come Miglior Album al Festival Internazionale di Angoulême 2011. Il suo ultimo graphic novel è Hypericon (Coconino Press 2022).

 

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 9 giugno, da lunedì a venerdì dalle ore 10 alle 18.

Incontro con l’autore e firmacopie venerdì 19 maggio alle ore 18,30.

Dalla GIF al Giphoscope: la sperimentazione nel linguaggio visivo tra digitale e analogico

In occasione di Print Parade, Tembo presenta la mostra-evento dedicata al Giphoscope, un progetto in collaborazione con OKKULT Motion Pictures.

Il Giphoscope è il primo riproduttore analogico al mondo di GIF animate, che trasforma quello che nasce come file digitale in una scultura analogica e interattiva: 10 pezzi unici e numerati, interamente realizzato a mano da artigiani esperti. Basato sul Mutoscope, inventato da Herman Casler nel 1890, il Giphoscope funziona sulla base di una sequenza di 24 fotogrammi montati su una ruota che viene fatta girare tramite una manovella, ricreando in questo modo l’illusione del movimento. Il dispositivo analogico è costruito a mano dal primo all’ultimo componente con passione, precisione e pazienza con materiali come alluminio e ottone per la struttura metallica e legno o marmo per le basi.

Il Giphoscope unisce tecnologie del XIX e XXI secolo, analogico e digitale, e trasforma GIF, brevi video e anche una singola fotografia in un’opera d’arte e di design dalle infinite possibilità: non solo GIF player, ma anche regalo adatto a qualsiasi occasione, oggetto di design, pezzo unico d’arte, strumento di marketing e promozione per brand e prodotti, riproduttore analogico di video per musei. Del Giphoscope hanno parlato il New York Times, The Verge, The Creators Project, FastCo.design, Gizmodo, The Daily Mail, BBC Click, Stuff magazine, Luxurious Magazine e tantissimi altri.  Le GIF d’arte e i Giphoscope hanno partecipato a molte mostre nazionali e internazionali e sono stati esposti alla Tate Britain di Londra, al MIAAO di Torino, al Serlachius Museum in Finlandia e poi a Roma, Atene, Ljubljana…

CREATIVE LAB: Graphic Design, Fotografia e Collage!

La Scuola Comics propone una serata all’insegna della creatività in un viaggio tra le tecniche tradizionali e digitali. Sarà possibile visitare una mostra di lavori prodotti dai migliori allievi di Graphic Design e Fotografia. Inoltre, verrà aperta una finestra nel settore dell’Illustrazione grazie al Workshop tenuto da Federica Zancato, che guiderà i partecipanti nel mondo del ritratto a collage.

DIVIETO D’AFFISSIONE – Justyna CZERNIAKOWSKA

Divieto d’Affissione è un progetto pensato per un quartiere di Torino, il Quadrilatero romano.

Si misura con una doppia scommessa: utilizzare i muri del quartiere per esporre, come se fossero le pareti di una galleria. Ipotizzare un nuovo spazio urbano in cui i muri delle case, come le pagine di un giornale, diventino un modo per fare informazione, per raccontare storie, di casa nostra, e anche per aprire – come una sorta di televisione di strada – finestre sul mondo.

Divieto d’Affissione intende restituire al manifesto la sua funzione tradizionale che non è quella di pubblicizzare un prodotto necessariamente in vendita, ma quella di essere strumento di pubblica utilità. Tra gli ospiti negli anni: Isidro Ferrer, Mark Gowing, Tomoko Miyagawa, Kari Piippo.

In mostra: Justyna CZERNIAKOWSKA

 

La mostra rimarrà visibile anche i giorni successivi all’evento.

Printed Roots

I luoghi in cui viviamo plasmano la nostra identità, invitandoci a riflettere sulla realtà che ci circonda e di cui – inevitabilmente – siamo parte. Da questo pensiero trae origine il lavoro artistico di Johny Hycinte Ngbwa, le cui opere tracciano linee che si diramano e si sovrappongono, offrendo un gioco di strati dall’effetto quasi ipnotico, che sono multilayer tanto nella tecnica quanto nel significato. Da un lato, mappano e sintetizzano gli ambienti visti e vissuti dall’artista, rappresentando l’indissolubile legame uomo-natura. Dall’altro, sono testimonianza dell’identità culturale di Ngbwa: il suo percorso artistico esplora principalmente l’incisione del legno (xilografia), un materiale tradizionalmente utilizzato in Camerun e dunque simbolo di integrazione e del suo profondo senso di appartenenza ai luoghi.

Print Journey

Grafici, disegnatori, illustratori, fumettisti sono chiamati a dare forma artistica alla relazione con l’Intelligenza Artificiale. Un gruppo realizzerà proprie opere a partire dagli spunti creativi suggeriti dalla AI; un altro darà forma a input “umani” attraverso l’interazione con software generativi di elaborazione e creazione immagini, gestiti tramite prompt e poi finalizzati “a mano”.

Le opere del nostro Print Journey saranno realizzate nelle settimane precedenti all’evento e verranno stampate in due colori: uno comune a tutte e un secondo per caratterizzare la genesi dell’opera (AI –> Human / Human –> AI). L’output finale del percorso sarà l’esposizione negli spazi di Sixeleven il 9 maggio e tutte le opere degli artisti coinvolti saranno raccolte in una pubblicazione a tiratura limitata distribuita durante la serata.

Piccole cose in grande

Una collezione di disegni serigrafati con carattere immobile tra mobili con carattere. Disegni, serigrafie e qualche inevitabile scritta a mano. Nata dalla confusissima collaborazione tra Cristina Mandelli e Maria Strachini con il meticoloso intervento di Andrea Lace.

Ö è l’ultima lettera del alfabeto svedese e anche la parola per isola, un’area separata dalla terra ferma ma ancora parte di essa. Ö nordic things è uno studio di design e shop scandinavo, ma soprattutto una strategia di sopravvivenza.nel centro di Torino, con vista, sentimenti e ricordi dalla Svezia. Nasce dalla necessità di portare qui dei piccoli pezzi dal lontano nord per sentirne un po’ meno la mancanza. Nulla di più.

Una collezione di oggetti per casa e vita di ogni giorno (o quasi) accuratamente selezionati in base a forma, funzione, colore e umore. Man mano e pian piano è un laboratorio a vista con una piccola collezione di mobili e oggettistica vintage che convive allegramente con il contemporaneo scandivavo.

Liberté, Égalité, Serigrafité!

Dieci anni di attività sono un periodo degno di attenzione. Per Graphics Flower Shop – in quanto realtà culturale – è stata un’epoca turbolenta e piena di eventi, che ha portato alla creazione di un laboratorio di serigrafia oggi diventato spazio aperto all’interazione ed alla cultura della stampa.

“Liberté, Égalité, Serigrafité!” questo il loro motto, che incarna bene lo spirito di Graphics Flower Shop e della loro dedizione alla stampa artistica. Le 32 serigrafie esposte ricreano un piccolo corner del laboratorio di Varsavia, celebrando l’incredibile maestria tecnica del duo polacco ma anche il loro spirito collaborativo e il vasto network di artisti con cui hanno collaborato negli anni.

Tra gli artisti: Arobal, Basia Bańda, Roland Barth, Mirella von Chrupek, Sławek ZBIOK Czajkowski, Rafał Dominik, Zosia Dzierżawska, Maurycy Gomulicki, Veronika Hapchenko, Marta Ignerska, Maria Kiesner, Vera King, Henryk Kwiatek, Marta Kwiatek, Stefan Paruch, Karol Radziszewski, Aleksandra Waliszewska, Mariusz M-CITY Waras, Rafał Wilk, Wiur, Marcin Zawicki.

 

Crediti foto: Maciej Krüger 

 

Fa ridere ma anche riflettere (“RIFLETTI” OFFICIAL RELEASE)

“Fa ridere ma anche riflettere (“RIFLETTI” OFFICIAL RELEASE)” nasce da una collaborazione tra falcone.studio e Nova Visualis, due realtà che si sono rivelate complementari per la realizzazione del progetto.

L’idea è quella di creare un oggetto unico in grado di comunicare, sperimentando tecniche di stampa su materiali non convenzionali: gli specchi. Il progetto si pone come obiettivo quello di dare una nuova vita a specchi vintage ー supportando così il tema della sostenibilità ー rendendoli sia oggetti di design, in quanto riqualificati e resi pop e originali, che oggetti di comunicazione. Infatti proprio come suggerisce il nome, RIFLETTI vuole analizzare e mettere in evidenza problematiche culturali, ambientali e sociali attuali.

Durante l’evento le creazioni saranno esposte, dando così la possibilità ai partecipanti di prendere parte a un’esperienza immersiva e particolare, fatta di giochi di riflessi. RIFLETTI è quindi un progetto che parte da comuni oggetti che riflettono e li trasforma in prodotti unici in grado di far riflettere.

A book & some everyday collages

Immagini espressive e variopinte, a volte astratte, altre volte più figurative: la ricerca artistica degli Atelier Bingo sembra proiettata verso una varietà infinita di tecniche e linguaggi artistici, che vanno dall’illustrazione, al collage, dalla ceramica alla stampa artigianale. In questo percorso multiforme, il fil rouge che lega la loro sperimentazione visiva è un’innata passione per l’intreccio di texture e colori, oltre che una grande attenzione ai dettagli e agli equilibri compositivi.

Queste caratteristiche si esprimono bene nei collage qui in mostra e nella vasta gamma di soggetti che li popolano: architetture, fiori, paesaggi, sensazioni e oggetti quotidiani, creati da una libreria di carte colorate e pattern autoprodotti utilizzando inchiostri indiani, scanner, matite colorate o ancora scarti di stampe risograph, incisioni e serigrafie.

Queer Histories Unfold

Un tripudio di colori, strass e slogan dirompenti. Come pagine di un libro da sfogliare, le bandiere di Bebe Books non lasciano spazio ai dubbi: sono manifesto e insieme celebrazione della cultura e della storia queer. Nato come progetto editoriale, il collettivo di Ghent si è sviluppato negli anni come progetto artistico e sociale, con l’obiettivo di creare una community più inclusiva e sicura tramite eventi, performance e pubblicazioni. La mostra raccoglie gli elaborati handmade che Bebe Books ha creato in occasione del progetto Night Shift. Realizzate in collaborazione con l’organizzazione artistica sociale Manoeuvre, le bandiere – sfoggiate in una vera e propria Parade per le strade della città – ripercorrono la storia queer dell’Opera di Ghent, sottolineando l’importanza della visibilità e della rappresentazione del mondo LGBTQ+ nelle arti.

 

Crediti: Bebe Books, Coproduzione: Gouvernement, Night Shift, Opera Ballet Vlaanderen e Manoeuvre.

 

Livello di ciano in esaurimento: un plotter virtuale, che stampa ma non stampa.

Ultra Mapping Plotter Vu-07 è un dispositivo per stampa, che non stampa, ma che sembra farlo. Grazie ad un sofisticato sistema di stratagemmi analogico/digitali Ultra Mapping Plotter Vu-07 detto Betsy, sarà in grado di stampare per ore il nulla, nonostante il ciano sia in costante esaurimento e la carta non sia correttamente posizionata.

Proprio quando sembra tutto perduto, infatti, Ultra Mapping Plotter Vu-07, ci viene in aiuto rivelandoci il segreto per una stampa casalinga sempre impeccabile: una non stampa.

Suminagashi Art Print

Una mostra di quadri originali di Bianca Maria Bordone realizzati con la tecnica di stampa analogica Suminagashi tratti da due cicli di opere.

Il primo ciclo si intitola Fluidi Paesaggi e consiste nella creazione di paesaggi liquidi che si sviluppano sull’acqua, su ognuno di essi compaiono discrete, quasi a galleggiare a loro volta, parole in rosso o in nero. Si tratta di frasi estrapolate da pagine del mattino scritte di getto durante tre mesi di esercizi del percorso suggerito da Julia Cameron nel libro “La via dell’artista”.

Ogni frase è stata stampata sui disegni e inquadrata in cornici nere ed essenziali. Il secondo, invece, è relativo a un esperimento compiuto con la realizzazione di 28 Suminagashi su pregiata carta giapponese per provare a seguire i ritmi del ciclo femminile e a monitorare per circa un mese umore, stato d’animo, sensazioni. È stata creata una Suminagashi al giorno, anche cambiando luoghi, sperimentando e ricercando un ascolto profondo.

Ognuna delle Suminagashi quotidiane è stata prodotta su purissima carta giapponese originale da 80 grammi e per ogni composizione è stato scelto un titolo con parole che in quel momento risuonavano all’interno dell’artista.

Durante la serata si parlerà della filosofia che sta alla base della tecnica Suminagashi e si rifletterà sulla riscoperta di questa antica arte lenta, meditativa, zen eppure di grande immediatezza e attualità. Inoltre verranno descritti gli strumenti necessari per creare effimeri e astratti disegni a inchiostro nero galleggianti sull’acqua e successivamente stampati su carta:

– Sumi: la barretta compatta di inchiostro nero da sciogliere lentamente con acqua

– Hude: il pennello. – Suzuri: la pietra d’ardesia naturale color antracite in cui sciogliere l’inchiostro

– Kami: la carta giapponese sulla quale imprimere il disegno

Infine i partecipanti potranno assistere a un’esperienza immersiva nella slow art degli inchiostri giapponesi le cui forme galleggianti sull’acqua, uniche e irripetibili, verranno catturate e stampate su carta orientale da parte dell’artista.

È solo un’impressione

La mostra “È solo un’impressione”, vuole fare luce sulle impronte lasciate dalla violenza di genere in strada, nel quotidiano di donne e uomini. Attraverso la tecnica di stampa del cianotipo, l’idea è di imprimere sul foglio l’ombra di un oggetto simbolo per ciascuna delle testimonianze di violenza, ricavate grazie alla collaborazione con Break The Silence ITA.

Ogni ombra verrà accompagnata dall’oggetto reale esposto. L’esperienza di visita immersiva, con i suoni della strada come audio di sottofondo e voce delle testimonianze, porterà il pubblico nell’atmosfera rumorosa e confusa delle “molestie silenziose”.

GRAFFMI

Una mostra che, attraverso le opere degli artisti,  vuole essere un percorso all’interno dell’uso di diverse tecniche grafiche e artistiche.
Le tecniche utilizzate vanno dal acquaforte alla litografia passando per opere in  xilografia e linoleum, arrivando a tecniche di fissazione di un’immagine su un supporto usando il tempo e l’impronta dei oggetti.

Artisti partecipanti:
Sara Bowyer, Charlotte Clijsens, Marleen Van Hoy, Benedetta Piovesana, Julia Jarvis, Jan Pieter Cornels, Paolo Jins, Octavio Floreal.

Print Around the World

Print Around the World è una mostra che celebra la diversità culturale e artistica dai cinque continenti. Undici laboratori di stampa artigianale sono stati qui invitati ad esporre e a condividere il lavoro realizzato con il proprio network di artist*. In questo giro del mondo, le voci coinvolte offrono un assaggio della propria eredità culturale e sensibilità artistica, che si riflette nella selezione delle opere di ciascun*. Dalla serigrafia alla stampa risograph, dall’incisione alla produzione di fanzine, i lavori esposti mettono in risalto la padronanza delle tecniche artigianali, caratteristica distintiva di ogni spazio creativo.

Una selezione di artist* emergenti ha contribuito alla produzione di alcune delle opere esposte, dimostrando l’importanza della collaborazione e del supporto reciproco all’interno della comunità artistica. Inoltre, molte delle stampe esposte rappresentano tematiche care al social design, mettendo in luce la capacità dell’arte di affrontare questioni importanti e di stimolare il cambiamento sociale.

We print your clothes

L’iniziativa “WE PRINT YOUR CLOTHES” sarà un viaggio immersivo del fruitore all’interno degli spazi creativi di Yssa. Gli artwork studiati ad hoc per l’evento verranno declinati in tutte le tecniche di stampa e ricamo, i partecipanti potranno interagire con gli strumenti di lavoro utilizzati nel processo creativo e di esecuzione, con la possibilità di portarsi a casa un ricordo dell’esperienza.

Il ritmo della serata sarà dettato dalla selezione musicale dei dj del team Yssa.

All’evento:

Sergio Citossi

Filtenso

Brando

Gregghy

Alessandro Nigro

Stratificazioni urbane: l’arte inconsapevole del décollage dei manifesti pubblicitari

Il décollage dei manifesti pubblicitari è un esempio di arte urbana spontaneo e non programmato, che avviene durante la rimozione dei vecchi manifesti pubblicitari per far spazio a quelli nuovi o per processo naturale. Questo effetto di stratificazione dà vita a opere d’arte uniche e irripetibili. Un’arte “inconsapevole”, perchè non vi è alcuna intenzione umana o intervento di un algoritmo in tutto ciò.

È il caso che ci insegna a guardare oltre la superficie delle cose e ad apprezzare la bellezza che si trova ovunque intorno a noi, anche nei luoghi più anonimi o impensabili.

 

 

I’MPRINTING – Desk pets

IMPRINTING – impressione, stampa. Ma anche una particolare forma di apprendimento precoce, la fissazione di un istinto innato.

Da qui nasce I’MPRINTING, un progetto che parla al mondo del pet e che unisce il product e graphic design. Ma perchè proprio cani e gatti? Si dice sempre che i nostri animali assomiglino ai padroni. Questo fenomeno pare sia dovuto al fatto che ogni persona tende a scegliere il proprio cane o gatto a propria immagine e somiglianza. Non lo si fa con questo intento ma è più forte di noi, un vero e proprio imprinting, siamo attratti da ciò che ci somiglia e proprio per questo motivo i nostri amici a 4 zampe sono simili a noi.

I’MPRINTING è un progetto che nasce dalla voglia di giocare e sperimentare sulle tecniche di stampa odierne. Abbiamo scelto di fondere due tecniche di stampa differenti, quella digitale 3D e quella analogica di cubicatura, per introdurre sulle nostre scrivanie e salotti i perfetti animali da compagnia. Perfetti per noi, perchè attraverso la loro pelle veicolano una creatività grafica adatta a tutte le personalità.

Quadricromia exhibition

Con l’installazione Quadricromia, Print Club Torino rappresenta un’esplorazione del potenziale della serigrafia come forma d’arte. Le stampe esposte cambiano continuamente, con l’aggiunta di nuovi strati di inchiostro e colore che, con il passare dei giorni, creano un’esperienza visiva sempre nuova per chi osserva. La mostra invita le spettatrici e gli spettatori a partecipare al processo creativo, in quanto testimoni dell’evoluzione e trasformazione nel tempo di questa composizione.

Mindful or Mind Full?

L’undicesima edizione del contest internazionale Posterheroes, promosso dall’associazione Plug in collaborazione con Favini e ITC ILO, dal titolo Mindful or Mind Full. Shifting the learning paradigm, affronta il tema dello slow learning.

Viviamo in un’era di sovraccarico di informazioni in cui le persone devono continuamente riqualificarsi, migliorare e acquisire nuove competenze. L’apprendimento segue il ritmo accelerato del progresso tecnologico, lasciando indietro coloro che non riescono a tenere il passo. È tempo di cambiare paradigma a favore di un apprendimento lento e sostenibile che miri a formare individui consapevoli all’insegna della cooperazione, del rispetto e della solidarietà.

In mostra i 40 progetti vincitori

www.posterheroes.org