Nella nuova edizione, Eyes On dedica il proprio focus alla Finlandia. Sviluppata con il supporto dell’Ambasciata finlandese, la mostra raccoglie alcune tra le realtà e i professionisti più influenti del design nazionale.
In mostra prestigiosi eventi internazionali come la Mikkeli Illustration Triennial, che esplora le tendenze più recenti dell’illustrazione contemporanea, la Lahti International Poster Triennial, una delle manifestazioni più rilevanti nell’ambito del graphic design e del manifesto, e Grafia – principale network finlandese per il design e la comunicazione visiva – con una selezione di opere premiate nelle competizioni Vuoden Huiput (Best of Finnish Advertising and Design) e Rudolf Koivu Award, riconoscimento dedicato all’illustrazione per l’infanzia.
L’esposizione offre una selezione di manifesti originali del gruppo PILOT (Kari Piippo, Pekka Loiri, Tapani Aartomaa), provenienti dall’archivio personale di Gianfranco Torri, ricercatore e accademico che vive tra Torino e Milano.
TUTTO OK!
Uno spazio dedicato all’universo visivo dell’artista e designer Lucas Zanotto: un mondo fatto di forme colorate e variegate che si scompongono e ricompongono, si uniscono e si intrecciano, trovando identità nella metamorfosi e nel contatto reciproco. La mostra TUTTO OK! presenta una selezione di opere tratte da Everything Will Be OK, progetto espositivo ospitato nel 2023 alla Nokes Gallery di Taipei.
Pensavo fosse amore ma era un barbecue
In mostra l’ironica risposta del visual designer SerraGlia al tema love, now!, che mette in gioco l’indecifrabile legame tra percezione ed emozione: quanto di ciò che “vediamo” è plasmato dalle nostre esperienze, dalla nostra immaginazione e dalle storie che ci raccontiamo? Graphic Days® ospita una selezione di opere tratte dalla celebre serie Wrapped Wonders del visual designer SerraGlia, un carosello giocoso ed enigmatico per riflettere sulla vita, la percezione e tutto ciò che sta nel mezzo. Attraverso il design imprevedibile dell’artisa, la mostra Pensavo fosse Amore, invece era un Barbecue porta in scena il mistero dell’ignoto e la bellezza dell’ambiguità.
