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Una selezione di progetti di social design che stimolano dibattito e azione verso le principali questioni sociali, attraverso la prospettiva e l’immaginario dei più piccoli.

We mix design and people Vol.2

We mix design and people / Kids

23 settembre - 2 ottobre 2022

Exhibition

Come ha osservato Munari, la società del futuro è già tra noi e possiamo vederla nei bambini

Una mostra dedicata a progetti che affrontano temi di interesse collettivo quali l’inclusione, i fenomeni migratori, l’accessibilità, i conflitti o l’emergenza ambientale, misurandosi con la spontaneità, la vulnerabilità, l’assenza di preconcetti e la curiosità dei più piccoli.

A confronto progetti molto diversi fra loro per committenza, provenienza geografica e modalità tecnica ed espressiva per raccontare il potenziale del social design sia quando si rivolge espressamente ai bambini che quando ne riflette la giocosa saggezza.

Un Telo Per Tog è una collezione di 6 coloratissimi tappeti da gioco con elementi tridimensionali in feltro, sviluppati per giovanissim* pazient* colpit* da sindromi genetiche e lesioni nervose. Ogni tappeto è dedicato ad uno specifico scenario naturale: il fondale marino, la volta celeste, il bosco delle fiabe, gli spazi domestici, il contrasto tra stagioni e gli animali nella savana.  Per ogni tappeto è stata poi creata una piccola storia, illustrata attraverso un set di card didattiche per guidare bambine e bambini nelle attività di coordinazione occhio-mano e nella ricerca degli oggetti.

Il progetto è frutto della collaborazione tra il corso di sartoria di AFOL Moda e il corso di Illustrazione di Bauer, con il coinvolgimento della Fondazione TOG – “Together We Go”.

Siamo tutti par* è un memory diverso dal solito, progettato da Luca Boscardin per Corraini Edizioni: 54 carte illustrate, dedicate alle parti del corpo umano, per imparare a conoscersi attraverso somiglianze e differenze. In questo gioco però non bisogna cercare coppie di immagini identiche, come in un memory tradizionale, ma abbinare due immagini pari, equivalenti, ovvero due carte che rappresentano la stessa parte di due corpi diversi: due mani, due narici, due ginocchia e così via. Il gioco diventa il mezzo per innescare pensieri, dibattiti e confronti sui temi attualissimi dell’inclusività e della parità. 

Ronzinante è un Premio d’illustrazione che nasce nel 2013 grazie all’impegno dell’associazione CREA, e dal 2018 viene organizzato da MENODIUNTERZO, associazione di promozione sociale calabrese. Il concorso intende promuovere e divulgare il patrimonio della cultura dell’alterità attraverso l’illustrazione per l’infanzia. Lo scopo è quello di incoraggiare la sensibilità di giovani artist*,autrici e autori al tema della disabilità e della diversità più in generale.

Ki Saigon è un’agenzia Vietnamita multidisciplinare che pone particolare attenzione verso il recupero delle tradizioni, lo sviluppo della coscienza ecologica e la promozione di una cultura di dialogo e speranza verso il futuro, esprimendosi attraverso pubblicazioni, installazioni, campagne pubblicitarie e prodotti fatti a mano. In mostra, i progetti Peace Pizzas, The Boy Who Could Not Wait e Letters to the Future.

Due giochi interattivi prodotti da TuoMuseo, collettivo internazionale di artist*, game designer, developer, sound e motion designer che lavora nell’intersezione fra arte e videogiochi. Rielaborando il patrimonio esistente o creando nuova arte, TuoMuseo mira a creare nuovi immaginari culturali e turistici.

Fragments of Life è un innovativo gioco interattivo concepito per sensibilizzare nuovi pubblici verso le cure terapeutiche avanzate in ambito medico.

Eternal Memories è un docu-game 2D per bambin* e adult*, promosso dalla Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze come omaggio alla città e al suo patrimonio artistico.

Histoire d’un Viatge di Enric Pérez è un progetto editoriale che racconta i viaggi di 42 persone che hanno lasciato il proprio paese per trasferirsi, testimonianza del trend migratorio vissuto dalla Catalogna negli ultimi anni. La disposizione giocosa del testo non è l’unica componente “childlike” del volume poiché il libro riprende i disegni delle bambine e dei bambini di una scuola svantaggiata in Catalogna. Pérez ha concepito l’output della sua ricerca sociale e visiva come un dispositivo per la preservazione e la condivisione della memoria collettiva, premesse fondamentali per innescare cambiamento sociale.

Play Play Laaaaah è un progetto sulla rivisitazione del parco giochi a forma di drago più conosciuto di Singapore. Il progetto grafico è composto da forme modulari e un typeface ispirati al Dragon Playground, progettato nel 1979 dal designer Khor Ean Ghee e uno dei più antichi ancora oggi preservati. Il progetto punta a reinventare queste forme di gioco e a preservare la loro saggezza di fondo, evocando i ricordi della giovinezza di chi ha vissuto il luogo e ispirando le generazioni future ad essere curiose. Il progetto è stato realizzato da Studio Bang-Gu, una agency di San Francisco, CA, fondata da Daisy Dal Hae Lee & Lucien Ng. 

Numerosi studi dimostrano che oltre la metà delle studentesse e degli studenti LGBTQ + è vittima di bullismo per la loro espressione di genere. The Flow è un gioco da tavolo per bambin* che usa la fashion fluidity per mostrare che i vestiti non hanno genere. Il gioco contiene domande sulla gender fluidity e sulla storia della moda, coinvolgendo nella composizione di outfit eterogenei a dimostrazione che tutt* devono sentirsi liber* di indossare quello che preferiscono. The Flow combina elementi divertenti ed educativi, aiutando genitori e insegnanti ad affrontare il tema in modo più naturale. Una versione online del gioco permette di raggiungere un pubblico più ampio e ascoltare una playlist Spotify con brani di artisti fashion-fluid. Un progetto di Edoardo Albertini, Nina Krause, Enrico Lanza, Elisa Nalon.