FABRIZIO FELICI

Mustras consiste in un complesso percorso teorico legato all’attuale condizione dell’architettura contemporanea che ha visto progressivamente erodere il proprio perimetro di appartenenza a favore di processi di globalizzazione e ibridazione dei confini disciplinari su cui si fonda. Si è scelto di ripartire dal regionalismo e dalla tradizione, punto di vista privilegiato, risultato di quanto rimane di buono, da continue prove ed errori, e che possa restituire una tangenza tra architettura, memoria, rito e modernità. Re-instaurare un dialogo con la tradizione attraverso lo sviluppo di un vero e proprio manifesto mediante il quale indagare lo straordinario del quotidiano è apparso quindi il modo ideale per tracciare i confini del nostro perimetro culturale. La ricerca ha innescato un percorso tra artigiani locali, detentori di una cultura del fare e designer depositari di una cultura del progetto, che potessero fondersi verso un nuovo dizionario personale e collettivo condiviso.

Mustras alla sua II Edizione deriva dalla forte volontà di consolidare l’esito della I edizione che ha superato ogni aspettativa in termini di partecipazione ed entusiasmo di ogni soggetto coinvolto. Il progetto mantiene il suo obiettivo principale di combattere il progressivo indebolimento di tutto il comparto artigianale locale attraverso un processo di ricerca culturale, teorica e tecnologica che possa rinnovarne le matrici più profonde. L’iniziativa intende, attraverso una profonda azione culturale di politica territoriale, consolidare l’attuale rete con l’annessione di nuovi soggetti (artigiani, designer) e implementare l’attuale collezione di oltre 50 opere sviluppate nelle prime fasi del progetto attraverso workshop e brevi residenze artistiche al fine di prototipare opere di artigianato artistico. Ogni prodotto del progetto Mustras cela sogni, aspettative, memorie e visioni, ingredienti fondamentali della storia che si intende raccontare.

Un progetto di: Fabrizio Felici, Alberto Olmo, Chiara Secchi